La polenta, tradizionalmente, non è associata alla cucina veloce, anche se oggi ne esistono in commercio molte versioni “sprint” (perfino pronte in tre minuti!); e nemmeno al pranzo di tutti i giorni, in quanto è un alimento sostanzioso, sicuramente poco adatto alle situazioni in cui si vuole restare leggeri. Tanto più che, nella maggior parte dei casi, viene abbinata a sughi di carne e altre pietanze “corpose”. E quindi, la domanda sorge spontanea: cosa ci fa qui?
Il motivo per cui ho deciso di dedicare un po’ di spazio a questo grande classico del gusto è che, non di rado, ne avanza un bel po’. Certo, la polenta pronta si può conservare per qualche giorno e poi riproporre, magari tagliata a fette e riscaldata in forno. Ma non solo.
Come dessert
La prima volta in cui ho pensato alla polenta avanzata in modo creativo è stato qualche annetto fa, a casa di mia suocera. A fine pranzo, l’ho vista affettare la polenta rimasta e friggerla in olio caldo; ha messo le fette croccanti ad asciugare su carta assorbente, poi le ha spalmate con la marmellata. Non vi dico la bontà ! Da allora, ovviamente, le rifaccio ogni volta che posso.
Sandwich originali
Il dolce non è l’unica soluzione per reimpiegare la polenta; chi preferisce il salato potrà preparare ottimi sandwich mettendo tra due fette di polenta fritta una sottiletta, un po’ di salame o mortadella e qualche vegetale (pomodoro, zucchina, ecc.). Poi, basta una passata in forno caldo per far sciogliere il formaggio. Et voilà !
Non le solite pizzette
E se amate alla follia la pizza, ecco un’altra idea che ho provato con successo: le pizzette di polenta. Il metodo di base è sempre lo stesso: tagliate la polenta a fette (in questo caso fate delle fette un po’ più larghe), friggetela in olio ben caldo, condite ogni superficie con salsa di pomodoro, mozzarella e origano, poi passate in forno il tempo necessario a far sciogliere la mozzarella.
Minestre con un tocco in più
Concludo con uno spunto totalmente diverso ma ugualmente goloso: le minestre. Tra le ricette da “cucina degli avanzi” che ho sperimentato con la polenta ci sono infatti i piatti brodosi, con o senza pasta. Generalmente riservo a questo scopo i pezzetti di polenta pù piccoli e irregolari, e quelli più grandi li faccio a dadini. Poi li unisco alla minestra in cottura negli ultimi minuti. Il risultato? Fantastico. Soprattutto se la polenta in questione era stata preparata con l’aggiunta di formaggio grattugiato, burro e pepe nero.
Buona polenta a tutti!Donelle🌼
(foto bing)