Donelle
Il purè di patate è sicuramente uno dei contorni più amati della cucina internazionale. Oltre al suo uso “puro”, ne sono apprezzate anche alcune golose rielaborazioni, come le crocchette e il tortino (gattò, come si dice dalle mie parti).
E quando avanza? Appunto di questo vorrei parlarvi, con alcune “dritte” per reimpiegarlo al meglio.
Riciclo creativo e goloso
Che sia fatto con le patate oppure con il preparato in busta, poco importa: il purè avanzato è uno splendido tocco in più per zuppe e minestre, alle quali conferisce un gusto e una cremosità irresistibili. Il suo segreto risiede non solo nella sua caratteristica consistenza, ma anche negli ingredienti con cui viene condito (formaggio, latte, burro, sale, noce moscata…). Insomma, semplicemente aggiungendolo in pentola potete donare alla vostra ricetta un mondo di sapori.
Dove e come
Con il purè avanzato potete arricchire minestre di legumi, minestroni, vellutate, zuppe e perfino la semplice minestrina in brodo. Aggiungetene una quantità pari a 2-3 cucchiai negli ultimi minuti di cottura e rimescolate con cura in modo da scioglierlo bene. Se preferite utilizzarlo per un secondo piatto, vi consiglio di unirlo alle uova sbattute per ottenere una frittata super.
Sempre a portata di mano
Non avete bisogno di aspettare che vi avanzi per sperimentare le vostre golosità: il purè di patate è un ottimo sostituto delle patate e quindi potete anche prepararlo apposta, conservando l’eccedenza in frigo per qualche giorno. Io tengo sempre una scorta di purè in busta per ogni evenienza (soprattutto per quando mi finiscono le patate!). Sulle confezioni, le indicazioni per la preparazione prescrivono sempre l’uso del latte, ma se non lo avete? No problem: sostituitelo con uguale quantitativo di acqua o brodo.
Al prossimo ingrediente segreto!
Donelle🌼
(foto bing)
